La Marca nella geopolitica del XVI secolo fino alla battaglia di Lepanto

- Dettagli
- Autore: Silvia Gaetani
- Editore: Andrea Livi Editore
- Edizione: 2
- Anno prima edizione: 2016
- Anno seconda edizione: 2023
- Prezzo di copertina: € 22,00
- Acquistabile in libreria e in internet
- Descrizione del libro
- “Questa “narrazione” è frutto di una minuziosa e lunga ricerca sulle fonti storiche e quindi su materiale autentico, che è alla base della disciplina “Storia” e il cui orizzonte di riferimento è una filosofia della storia. È proprio per questo motivo che il presente lavoro, redatto senza l’aggiunta di interpretazioni personali, che possono talvolta romanzare la realtà.” (S.G.)
- Il libro “La Marca nella geopolitica del XVI secolo fino alla battaglia di Lepanto” è stato presentato a livello nazionale, regionale e in alcune località del Maceratese. La presentazione più recente è avvenuta a Serrapetrona, il 26 giugno 2023 nell’ambito dell’incontro organizzato dalla Sede Operativa di Serrapetrona del Club per l’UNESCO di Tolentino e Terre Maceratesi. Purtroppo il libro, mella sua riedizione aggiornata, non contiene riferimenti a questa località per una momentanea indisponibilità di fonti documentali.
- Premesso che le Marche, dal punto di vista commerciale, sono sempre state favorite dalle grandi vie di acqua del Mediterraneo che portavano in Adriatico e dai porti, che, capofila Venezia, smistavano le merci in arrivo e in partenza da Ancona, Civitanova, San Benedetto; premesso inoltre l’esistenza delle grandi reti viarie, già tracciate dai romani (dalla costa fino a Roma), grandi strade per collegare le città conquistate in tutto il bacino del Mediterraneo, del nord Europa e dell’Oriente e che erano servite da stazioni di posta sul percorso, rimesse in opera dai Longobardi, che avevano formato il Ducato di Spoleto, che riuscì ad espandersi fino all’Adriatico, interessando le città di Fermo, Ascoli, Camerino (Longobardi che attrezzarono le strade delle Marche con città fortificate, conventi …), nella zona montana fiorirono gli allevamenti, utilizzati per l’alimentazione, la lana, le pelli e il guado per le manifatture, cartiere, vista la presenza di acqua e di boschi …
- La presenza di queste vie di comunicazione ha anche favorito i grandi spostamenti di eserciti e i grandi pellegrinaggi. Naturalmente, nel Cinquecento, non è da meno la cultura, vista la presenza delle Università di Macerata, di Camerino e di Urbino, il fiorire dei grandi pittori ed i primi libri stampati della Riforma e Controriforma, che vedono protagonisti molti uomini delle Marche.
- La nostra regione, allora Marca di Ancona olim picenum, con sede amministrativa a Macerata, è entrata a pieno titolo in un grande snodo storico, partecipando prima alla guerra di Cipro (1570), spedizione salpata dal porto di Ancona, poi alla battaglia di Lepanto (1571).
- In quest’opera sul XVI secolo, fino agli avvenimenti che portarono alla Battaglia di Lepanto, da considerarsi come uno spartiacque di grandi cambiamenti storici (politici e culturali), si è voluto riportare la Storia ad una dimensione glocale.
- Le Marche vengono solitamente trascurate nella “grande storia”, ma essendo sottoposte al potere dello Stato pontificio, in realtà, erano in prima linea su tutti gli accadimenti.
- In questa terza edizione aggiornata con la storia di altri comuni, non solo della costa, ma anche montani delle Marche, oltre a quelli già presenti nella precedente edizione, troviamo, grazie all’Archivio Diocesano di Fermo, le leggi vigenti per il commercio e la pesca del porto di Civitanova e San Benedetto…
- Inoltre, da documenti, rinvenuti negli Archivi ben forniti di Matelica, sono state trovate notizie su come il conte Francesco Sforza, arrivato da Milano, entrò in possesso della Marca: in realtà era arrivato prima a Matelica per guerreggiare al fianco del conte Ottone contro lo Stato pontificio, poi a seguito di un accordo, esaurita la guerra, fu investito, da Papa Eugenio IV, Rettore della Marca di Ancona e Gonfaloniere di S. Chiesa. Naturalmente, ci sono notizie su Annibal Caro, di Civitanova, segretario e diplomatico della famiglia Farnese. I documenti presenti sono originali, rinvenuti nei vari Archivi di Stato locali, Archivi priorali, nell’Archivio di Stato di Roma, nella Biblioteca del Senato Spadolini, Archivio Vaticano tramite gli scritti di storici ricercatori, storici francesi, olandesi, etc.
- La “narrazione” è frutto di una minuziosa e lunga ricerca sulle fonti storiche e quindi su materiale autentico, che è alla base della disciplina “Storia” e il cui orizzonte di riferimento è una filosofia della storia. È proprio per questo motivo che l’opera è redatta senza l’aggiunta di interpretazioni personali, che possono talvolta romanzare la realtà.
- Si presenta una storia sotto l’aspetto umano, enumerando, per quanto possibile, gli “invisibili” e nominando, sempre per quanto possibile, quanti fecero l’impresa, al fianco e al seguito di già noti protagonisti. Si è voluto soprattutto evidenziare la presenza e la partecipazione della Marca, talvolta trascurata dalla storiografia ufficiale, ai grandi avvenimenti storici. Quindi, dopo aver scorso la geopolitica del XVI secolo, si passerà ad analizzare il grande lavorio diplomatico che porterà alla formazione di una grande Lega Santa, in grado di approntare una grande flotta, capace di affrontare la storica battaglia di Lepanto.
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