Interessante incontro con Luca Federici della RiMaflow, la fabbrica recuperata dalla maestranze ed oggi esempio di economia circolare e sviluppo sostenibile.

Un esempio di partenariati innovativi tra cooperative produttive autogestite e associazioni di volontariato, comunemente impegnate a creare le condizioni per una trasformazione culturale orientata al rispetto dei diritti umani fondamentali.

La videoregistrazione dell’incontro è stata pubblicata in forma privata il LINK può essere richiesto a : faretrasformazione@gmail.com

Condividiamo un interessante studio sull’uso della terra cruda nella costruzione in Sardegna del Club per l’Unesco di Isili.

Grazie Davide Marras per avercelo girato!

Le costruzioni di terra cruda stanno spopolando in tutto il mondo perché permettono di evitare o di ridurre del 90% l’utilizzo del  cemento.

Il settore delle costruzioni è un autentico mostro ecologico, che produce DA SOLO  il 30% circa delle emissioni di CO2 al livello locale.

Al centro di questo disastro c’è il cemento la cui produzione è estremamente impattante, sia perché servono macchinari motorizzati per produrlo in larga scala e trasportarlo nei siti di costruzione, sia perché il processo di formazione del cemento comprende un passaggio, la calcificazione, che di per se produce molta CO2.

Quindi trovare delle alternative naturali al cemento è semplicemente fondamentale per diventare sostenibili.

APPROFONDIMENTI SUL TEMA DELLA TERRA CRUDA

– Il tema della terra cruda è ormai così importante che ne parla anche il Financial Times
– Un sito che raccoglie molto materiale sulle costruzioni in terra cruda (inglese)

-Il padiglione dell’Expo 2020 del Marocco, interamente in terra cruda (inglese)

-Un lungo reportage sull’uso della terra cruda in architettura nel passato e nel presente (inglese)

• Articolo scientifico (in italiano) che spiega bene tutti i vantaggi della terra cruda dal punto di vista della sostenibilità